
Panattoni rimane leader come sviluppatore di immobili logistici
04/10/2024 alle 18:09
Studio “The State of Consumer Holiday Shopping” di project44
04/10/2024 alle 18:41La Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) ha oggi rigettato le cause contro il pacchetto mobilità dell’UE, nella misura in cui non riguardano l’obbligo di ritorno dei veicoli (ogni 8 settimane). Con ciò, la sentenza della CGUE conferma sostanzialmente il lungo lavoro nella lotta contro il dumping sociale e per condizioni di concorrenza leali nel trasporto merci su strada europeo! Solo per quanto riguarda l’obbligo di ritorno dei veicoli, la politica deve ora intervenire rapidamente!
(Berlino) L’Associazione federale del trasporto merci, logistica e smaltimento (BGL) accoglie sostanzialmente la sentenza della CGUE, con la quale, con un’eccezione, sono state rigettate tutte le cause di sette Stati membri contro il cosiddetto pacchetto mobilità dell’UE. Ha in particolare chiarito che la libertà di prestazione dei servizi nell’UE non è illimitata e che ai fornitori di servizi di trasporto è concessa la libertà di stabilirsi attraverso filiali per l’erogazione permanente di servizi in altri Stati membri dell’UE. L’associazione vede in ciò la conferma del suo impegno di lunga data per una maggiore parità di concorrenza e per la lotta contro il dumping sociale nel trasporto merci su strada europeo.
Purtroppo, tuttavia, la Corte ha annullato l’obbligo che i veicoli debbano tornare nello Stato di stabilimento al massimo ogni otto settimane. Secondo il comunicato stampa della CGUE, il legislatore dell’Unione non ha dimostrato di avere informazioni sufficienti per poter valutare la proporzionalità di tale misura. Pertanto, il BGL invita la Commissione europea a presentare il prima possibile una proposta di legge dopo una “valutazione d’impatto” (studio sugli effetti), affinché i legislatori dell’UE (Consiglio e Parlamento europeo) possano reintegrare l’obbligo di ritorno come parte del pacchetto mobilità.
Rimane aperto un varco per abusi
Il portavoce del consiglio del BGL, Prof. Dr. Dirk Engelhardt: “Ora il legislatore dell’Unione deve rapidamente correggere il tiro e giustificare meglio perché questo punto è essenziale per l’efficacia dell’intero pacchetto. Infatti, alla luce delle numerose flotte di camion permanentemente stazionate all’estero nell’UE, rimane aperto un varco per abusi e pratiche di concorrenza sleale. Questa falla deve essere rapidamente chiusa dalla politica e la proporzionalità dell’obbligo di ritorno deve essere chiaramente giustificata. Inoltre, per tutti gli Stati membri sarà ora fondamentale attuare il pacchetto mobilità attraverso controlli efficaci.”
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