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14/12/2020 alle 18:29I sindacati logistici del sud della Germania sono scontenti nei confronti del Bundesland austriaco Tirolo. Il 9 e 10 dicembre, la coda a causa del blocco del traffico in Tirolo ha superato gli 80 km. Questo è il triste culmine fino ad ora e, secondo i bavaresi, non ha più nulla a che fare con un buon rapporto di vicinato. La sicurezza stradale e la protezione ambientale vengono calpestate. Il danno per tutti i soggetti coinvolti è immenso.
(Monaco/Kiefersfelden) La misura del tollerabile è colma, il Tirolo ignora le più semplici regole di convivenza: i diritti umani del personale di guida vengono calpestati, la sicurezza stradale e la protezione ambientale vengono trascurate.
Con code di oltre 80 chilometri il 9 e 10 dicembre 2020, il blocco del traffico per i camion da parte delle autorità tirolesi al valico di frontiera di Kiefersfelden ha raggiunto il suo triste culmine. Si è così giunti a una situazione che non è più solo fastidiosa e economicamente difficile per le aziende coinvolte, ma che aggrava notevolmente la situazione sociale del personale di guida.
Rischio non più calcolabile
Le circostanze della politica anti-transito del Tirolo si stanno trasformando in un rischio non più calcolabile per la sicurezza stradale, l’ambiente e i processi economici dell’intera regione coinvolta, affermano i sindacati logistici del sud della Germania LBS, VSL e LBT/BGL-Süd. A causa della disastrosa situazione delle code e dei conseguenti traffico deviato, in parte non è più garantita la capacità di consegna dell’economia locale, così come i lavoratori sono ostacolati nel raggiungere i loro posti di lavoro nella regione.
È quasi un miracolo che gli incidenti sulle autostrade A8 e A93 e sulle strade secondarie sembrino finora contenuti. Tuttavia, le misure drastiche di limitazione del traffico del Tirolo colpiscono in modo particolare le autiste e gli autisti, costretti a rimanere in coda per ore senza le più elementari forniture igieniche e possibilità di ristorazione, poiché nel contempo i parcheggi lungo le autostrade interessate sono completamente sovraccarichi. “Dal nostro punto di vista, non è più accettabile come il Tirolo tolleri che le autiste e gli autisti si trovino in una situazione così precaria, non riuscendo a rispettare i turni di lavoro e i programmi. Questo sfiora la disumanità”.
Grave danno per la logistica
Il danno per la logistica e i suoi clienti ammonta ormai a milioni. Chi spera in un miglioramento rimarrà deluso, poiché l’arbitrarietà del Tirolo continua, con l’introduzione a partire da gennaio 2021 di un divieto generale di circolazione notturna anche per i camion con la classe di emissione più pulita Euro VI sull’autostrada Inntal. Ciò porterà a un ulteriore aumento del traffico pesante durante il giorno e a code permanenti di 60-100 chilometri nei giorni di blocco del traffico. Pertanto, i sindacati chiedono nuovamente alla politica in Baviera, Berlino e Bruxelles di agire. “Al Tirolo devono finalmente essere mostrate le conseguenze con tutta la durezza, se necessario attraverso misure di controazione, altrimenti i nostri vicini continueranno a girare la manopola dell’escalation”, affermano Sabine Lehmann (LBS), Sebastian Lechner (LBT) e Andrea Marongiu (VSL).
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