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19/08/2025 alle 15:33Il Bundesverband Logistik & Verkehr (BLV-pro) e.V. evidenzia le violazioni delle norme sul cabotaggio. I risultati attuali dei controlli mirati di giugno 2025 mostrano una realtà preoccupante nel settore del cabotaggio e della sicurezza stradale. Su un totale di 1.715 controlli stradali effettuati, 1.451 controlli riguardavano il cabotaggio, con 139 violazioni riscontrate.
(Heilbronn) Il risultato del controllo mostra che oltre il 9% delle aziende controllate violano sistematicamente le norme esistenti sul cabotaggio, spesso si tratta di aziende straniere.
Dichiarazione del Bundesverband Logistik & Verkehr (BLV-pro) e.V.:
Il fatto che siano stati effettuati solo 1.715 controlli in tutto il paese è insufficiente. Rispetto al reale volume di traffico di giugno di 493.000 veicoli non residenti, si ottiene un tasso di controllo allarmantemente basso di solo 0,29%. Ciò indica che il 99,71% dei veicoli rimane incontrollato, il che offre spazio per numerose ulteriori violazioni.
Le violazioni del periodo di riposo settimanale dei conducenti sono altrettanto preoccupanti: 78 violazioni su 437 controlli dimostrano che i conducenti continuano a trascorrere il loro periodo di riposo settimanale nel veicolo, il che mette a rischio sia la sicurezza dei conducenti che la sicurezza stradale complessiva.
È evidente che le misure politiche per il controllo e l’applicazione delle norme sul cabotaggio non sono sufficienti. Le aziende e i conducenti tedeschi che lavorano onestamente si trovano sotto una crescente pressione, mentre pratiche sleali sono favorite dalla mancanza di controlli.
Konstantin Popov, presidente del BLV-pro e.V.: “Chiediamo un monitoraggio più coerente e completo, che non si limiti a colpire le violazioni del cabotaggio, ma che faccia rispettare l’intero quadro normativo nel traffico internazionale. Solo attraverso controlli intensificati e sanzioni severe si può garantire una concorrenza leale all’interno del mercato dei trasporti.”
Il margine medio delle aziende di medie dimensioni è dell’1-2% del fatturato. Pertanto, l’imprenditore di medie dimensioni è estremamente “sensibile” e non può resistere a minime variazioni. Per questo motivo, la concorrenza illegale, che potrebbe essere almeno parzialmente limitata attraverso controlli efficaci, rappresenta uno stato che impedisce alle medie imprese di generare il necessario 5% di profitto, che garantisce stabilità e esistenza a lungo termine. Considerando il fatturato annuale delle medie imprese in Germania, si stima che circa 15-20 miliardi, necessari come profitto, vengano persi dalle medie imprese. Ma dove sono finiti?
Vanno a finire nelle tasche dei grandi operatori di mercato, che accettano volentieri i carichi a basso costo per fare margini a proprio favore. Il risultato è una progressiva centralizzazione e trasformazione del mercato, in cui il costoso settore medio tedesco perde sempre più importanza. Il settore medio tedesco non è più competitivo in queste condizioni.
Il BLV-pro e.V. chiede: La politica deve riconoscere i segni dei tempi e intraprendere i passi necessari per fermare la concorrenza sleale e rafforzare il rispetto delle norme sul cabotaggio.
Foto: © BLV-pro e.V.






