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27/05/2025 alle 19:59Ad aprile, rappresentanti di spicco dell’industria, del commercio, dei servizi logistici, della scienza e della tecnologia si sono riuniti al vertice primaverile dei “Logisti” a Stromberg. L’obiettivo dell’incontro era fornire una valutazione informata sulla situazione attuale della logistica in Germania e formulare previsioni e impulsi concreti per lo sviluppo futuro.
(Erlangen/Stromberg) L’iniziativa per la previsione della posizione logistica della Germania si considera un organismo indipendente e interdisciplinare. Essa unisce analisi scientifica con pratica imprenditoriale ed è stata fondata nel 2013 dal Prof. Dr. Christian Kille e Markus Meißner. Due vertici all’anno – uno in primavera e uno in autunno – costituiscono il ritmo di questa valutazione della posizione. Al centro c’è l’impegno di fornire orientamento a politica ed economia attraverso analisi basate su fatti e raccomandazioni strategiche.
Prospettive cautelose – la realtà congiunturale del 2025
I partecipanti hanno concordato che il settore economico della logistica non si riprenderà realmente nemmeno nel 2025. Sebbene si possa prevedere una leggera crescita nominale, la performance reale continuerà probabilmente a diminuire leggermente. La previsione per il 2025 si colloca nel range di -0,5 a -0,8% (reale) e +0,8 a +1,1% (nominale). Questa valutazione si basa su una congiuntura complessivamente debole, su un aumento dell’incertezza nei mercati globali e su una mancanza di dati, poiché molte previsioni dettagliate relative al settore sono state ormai interrotte.
Un’immagine differenziata delle condizioni locali
L’analisi della situazione attuale presenta un quadro complesso. La Germania continua a essere considerata uno dei luoghi logistici più performanti al mondo. Lo spettro va da grandi aziende internazionali a “campioni nascosti” di medie dimensioni. La logistica si distingue per una profonda expertise settoriale, un’infrastruttura di trasporto robusta, un’elevata competenza educativa e il forte marchio “Made in Germany”. La competenza nell’implementazione lungo catene di valore complesse è altrettanto sviluppata quanto la capacità di innovazione in settori come l’intralogistica e l’automazione.
Allo stesso tempo, i Logisti vedono significative debolezze che ostacolano lo sviluppo del settore. Le barriere burocratiche e una regolamentazione complessa rendono difficile l’efficienza operativa. A ciò si aggiungono alti costi energetici e del personale, nonché oneri fiscali e contributivi che gravano sulla competitività. La digitalizzazione lenta – in particolare nel settore pubblico – e un atteggiamento spesso avverso al rischio nei processi decisionali portano a ostacoli all’innovazione. La mancanza di capitale di rischio per sviluppi dirompenti amplifica ulteriormente questo effetto.
Potenziali per una ripresa
Nonostante queste sfide strutturali, sono state identificate anche numerose opportunità. La Germania dispone di competenze tecnologiche significative, in particolare nei settori dell’automazione, della robotica e dell’intelligenza artificiale. La stretta integrazione tra ricerca, pratica e start-up è considerata una base solida per future innovazioni. Anche la capacità di adattare in modo flessibile catene di approvvigionamento complesse a condizioni mutate è uno dei punti di forza della posizione.
Un ulteriore impulso potrebbe venire dal “Fondo speciale per infrastrutture e protezione del clima”, che dovrebbe consentire investimenti mirati in infrastrutture di trasporto, energia e digitali. Tuttavia, una gestione strategica di questi fondi è essenziale per generare impatto. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza crescente delle tecnologie sostenibili e il ruolo della Germania come sede per professionisti internazionali come leve centrali per la capacità futura.
Un pacchetto di misure per la logistica di domani
Nel corso del vertice è stato elaborato un ampio pacchetto di misure volto a rafforzare la competitività logistica della Germania. Al centro c’è l’idea di un programma di innovazione pratico, mirato a promuovere progetti nei settori dell’IA, dell’automazione e dell’economia delle piattaforme. Invece dei tradizionali meccanismi di finanziamento, si prevede di stabilire un principio di concessione di capitale modellato che, simile a un modello di venture capital, collega il finanziamento a casi aziendali dimostrati.
Un altro punto focale è la rete: la cooperazione tra aziende, scienza, start-up e istituzioni pubbliche dovrebbe essere portata a un nuovo livello. Piattaforme aperte, modelli di governance comuni e sinergie intersettoriali (parola chiave “Coopetition 2.0”) sono elementi centrali di questo approccio.
Anche culturalmente è necessario un cambiamento di mentalità. La fame di innovazione, la tolleranza agli errori e l’entusiasmo per il nuovo devono essere nuovamente radicati ai vertici delle aziende logistiche. L’obiettivo è stabilire la posizione logistica della Germania non solo come fornitore efficiente, ma come motore di innovazione riconosciuto a livello globale.
Dal fattore di localizzazione a un successo di esportazione
La logistica in Germania si trova a un bivio. Da un lato, si manifestano debolezze strutturali che ostacolano la crescita. Dall’altro, il settore offre condizioni eccezionali per profilarsi a livello internazionale – a condizione che le condizioni quadro vengano sviluppate attivamente. Il vertice primaverile del 2025 ha chiarito: il settore è pronto per il cambiamento. Ora è necessaria una determinazione politica, un coraggio imprenditoriale e una cultura della collaborazione per portare la logistica tedesca al livello successivo.
Foto: © Logistikweise/Alexander Stoll / Didascalia dell’immagine (da sinistra a destra): Gerritt Höppner-Tietz, hagebau Logistik GmbH & Co. KG; Markus Meißner, AEB SE; Dr. Patric Spethmann, MARC O‘POLO SE; Patrick Wiedemann, Reverse Logistics Group; Michael Wegener, Commerzbank AG; Prof. Dr. Michael Sternbeck, dm - drogerie markt GmbH; Harry Seifert, Seifert Logistics GmbH; Berit Börke, PARTNER FOR PIONEERS GmbH; Arnold Schroven, Schroven Consulting GmbH; Ralf Busche, BASF SE; Wolfgang Lehmacher; Prof. Dr. Peer Witten, Otto Group; Kerstin Wendt-Heinrich, TOP Mehrwert-Logistik GmbH & Co. KG; Dr. Martina Niemann, DB Cargo AG; Marc Schmitt, LOXXESS AG; Antje Lochmann, GEODIS FF Germany GmbH & Co KG; Dr. Torsten Rudolph, Rudolph Logistik Gruppe GmbH; Prof. Dr. Alexander Nehm, DHBW Mannheim; Prof. Dr. Christian Kille, THWS; Dieter Braun, AUDI SE.






