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16/05/2025 alle 16:18L’eurodeputata Sophie Kircher e Kombiverkehr KG vogliono porre fine all’immobilismo politico nel dibattito sul futuro della direttiva sul trasporto combinato. Per questo motivo, Kombiverkehr ha avviato insieme a Kircher, che è vicepresidente della commissione TRAN, ieri al Parlamento europeo un pranzo dibattito. L’evento, di alto livello, mirava anche a dare nuovi impulsi per un trasporto merci ferroviario europeo sostenibile.
(Francoforte) Il contesto dell’iniziativa è la terza bozza della Commissione europea sulla direttiva sul trasporto combinato presentata a novembre 2023. Nonostante gli obiettivi dichiarati di spostamento del traffico, la mancanza di standardizzazione, le carenze nell’attuazione negli Stati membri e un processo legislativo stagnante continuano a ostacolare la crescita del trasporto combinato in Europa. Il settore richiede urgentemente certezza nella pianificazione - ma i negoziati sono in una situazione di stallo.
“È giunto il momento di questo dibattito, affinché ci sia di nuovo movimento nel trasporto combinato. Un sistema di trasporto moderno ed efficiente è una delle basi più importanti per la competitività nell’UE. La direzione è chiara: abbiamo bisogno di uno spostamento tangibile del traffico dalla strada alla ferrovia. È molto importante come sia la base giuridica, per non generare alla fine più traffico sulle strade, soprattutto nelle regioni alpine”, ha sottolineato l’eurodeputata Sophia Kircher.
I temi centrali del dibattito erano:
- Le maggiori sfide della direttiva sul trasporto combinato
- La necessità di una definizione a prova di futuro del trasporto combinato
- Una migliore coordinazione tra gli atti giuridici esistenti (ad es. direttiva su peso e dimensioni)
- Il ruolo dei sussidi nazionali e il loro impatto sulla concorrenza leale
- Le lezioni apprese da situazioni di crisi come il caos della neve del 2019 o la situazione nel corridoio del Brennero
- Lo scambio tra Commissione europea, Parlamento e settore della logistica sui prossimi passi legislativi
Da fine anni ’90 non si muove nulla
Armin Riedl, amministratore delegato di Kombiverkehr KG, ha formulato richieste chiare, in particolare alla presidenza polacca del Consiglio: “Il tema del trasporto combinato è troppo importante per essere trascurato ulteriormente. Da fine anni ’90 non si è più fatto alcun progresso nel rinnovamento della direttiva più importante per questo settore in forte crescita del trasporto merci ferroviario.” Commissione, Parlamento e presidenza del Consiglio devono ora fare un nuovo tentativo per non compromettere la ripresa economica in Europa. “Un’industria in crescita ha bisogno di un forte trasporto merci. E questo non è possibile senza un trasporto combinato performante basato su una direttiva KV innovativa, chiara e rinnovata.”
Appello agli Stati membri
Anche Kristian Schmidt, direttore della Direzione generale Mobilità e Trasporti (GD MOVE), ha esortato gli Stati membri a assumere maggiormente le proprie responsabilità e ad accelerare l’attuazione degli obiettivi europei comuni nel settore dei trasporti.
Con questa iniziativa, Kombiverkehr insieme ai decisori politici lancia un chiaro segnale: il trasporto combinato deve essere rafforzato, regolato giuridicamente in modo chiaro e sviluppato strategicamente - per una logistica europea ecologica e resistente alle crisi.
Foto: © Kombiverkehr / Didascalia dell’immagine: Sophia Kircher (centro) e Kristian Schmidt (destra) in conversazione con il moderatore Detlef Fechtner (sinistra), caporedattore del Börsen-Zeitung






