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18/06/2024 alle 11:55Svizzera. L’associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG preoccupata per i numeri del traffico
L’associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG prende atto con grande preoccupazione dei numeri pubblicati dal governo sull’evoluzione del traffico. Il carico sulla rete stradale nazionale continua a crescere senza freni e ha raggiunto nel 2023 circa 49’000 ore di ingorgo, un nuovo record. Il passo di ampliamento delle strade nazionali, che sarà sottoposto a votazione in autunno, deve essere realizzato. Altrimenti, le conseguenze sarebbero fatali – per la logistica e la mobilità, ma in ultima analisi anche per l’economia e la popolazione.
(Berna) I numeri più recenti sugli ingorghi per l’anno 2023, pubblicati oggi dall’Ufficio federale delle strade ASTRA, sono uno shock. Negli ultimi anni, i valori sono aumentati in modo continuo e molto forte; sono stati segnalati ripetutamente record negativi. Ma l’attuale sviluppo supera ogni misura. Nel 2022 sono state registrate un totale di 48’807 ore di ingorgo, con un aumento del 22,4%, ben al di sopra della media storica del 10%.
L’associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG si aspettava un ulteriore inasprimento della situazione – ed è comunque estremamente preoccupata. Un aumento di tale portata è semplicemente drammatico e ha conseguenze massicce. Sono in gioco la garanzia di sicurezza, l’affidabilità e la flessibilità della fornitura e dello smaltimento. Più a lungo e più frequentemente il settore del trasporto su strada rimane bloccato nel traffico, meno le aziende, il commercio e la popolazione possono contare su consegne e ritiri (puntuali). Le conseguenze sono interruzioni e costosi tempi di attesa nei processi aziendali e oneri aggiuntivi inutili. “La problematica degli ingorghi è un fattore di disturbo sempre più percepibile nell’economia del nostro paese”, sottolinea il presidente centrale di ASTAG, Thierry Burkart: “Ne risentono la produzione, il consumo e infine il nostro benessere!”
Infrastrutture migliori = meno ingorghi
Anche nel trasporto su strada si registrano costi aggiuntivi massicci. L’ingorgo significa che per la stessa quantità di carichi è necessario più tempo e quindi sono necessari più veicoli e autisti – il che porta a notevoli perdite di produttività. Nel traffico bloccato, i veicoli consumano inoltre molto più carburante, aumentando così le emissioni di CO2 a scapito dell’ambiente e del clima in modo proporzionale.
In questo contesto, una modernizzazione delle strade nazionali, come deciso dal Consiglio federale e dal Parlamento con il passo di ampliamento 2023, ha ancora più senso. Il referendum in autunno sarà assolutamente decisivo per la funzionalità e l’efficienza del traffico e della logistica. Pertanto, ASTAG sostiene pienamente il progetto. L’ASTRA è infatti intensamente impegnata a ridurre i picchi di ingorgo con misure come la riutilizzazione delle corsie di emergenza o la riduzione temporanea della velocità. “Ma la gestione del traffico da sola non basta”, afferma Thierry Burkart: “La Svizzera ha bisogno di una rete stradale nazionale efficiente!”
Foto: © Loginfo24






