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02/04/2024 alle 19:33Un circolo di oltre 100 ospiti del settore della logistica e dei trasporti di Basilea è stato accolto dall’ambasciatrice olandese in Svizzera, Karin Mössenlechner, in occasione dell’evento di networking del porto di Rotterdam presso la rinomata Safranzunft di Basilea, insieme a Hedi Visscher, direttrice del Rotterdam Port Promotion Council (RPPC).
(Basilea) È sorprendente quante affinità ci siano tra la Repubblica Alpina di Svizzera e il Regno dei Paesi Bassi, di cui un quinto della superficie è stato strappato al mare. Un volume commerciale reciproco stabile, che dal 2021 supera annualmente la soglia di 12 miliardi di euro, è solo una parte di queste affinità, come ha spiegato l’ambasciatrice olandese a Berna, Karin Mössenlechner, il 27 marzo 2024 a Basilea.
I dati più recenti del più grande porto marittimo d’Europa sono stati illustrati da Matthijs van Doorn, Vice President Commercial. “Il 2023 ha portato numeri piuttosto negativi”, ha spiegato, tra l’altro, il calo del volume dei container dell’7% a 13,5 milioni di TEU rispetto all’anno precedente. Ha anche chiarito che in futuro “l’attenzione si concentrerà sempre meno sui volumi.” Piuttosto, la selezione delle categorie merceologiche, in particolare i trasporti di energia, diventerà più rilevante. Parole chiave come idrogeno o stoccaggio di CO2 sono al centro dell’attenzione, rappresentando la “Twin Transition” del presente in concomitanza con la digitalizzazione. “La crescita del futuro deve essere verde”, ha sottolineato van Doorn, ribadendo il credo del porto. Il paese ospitante, la Svizzera, infine, come origine e inizio del Reno navigabile, “diventerà sempre più importante per noi, tra l’altro per i trasporti di energia.”
Discussione di panel ben frequentata
La successiva discussione di panel si è concentrata proprio sul corridoio del Reno, a cui hanno partecipato, oltre a van Doorn, anche Florian Röthlingshöfer, CEO del Port of Switzerland a Basilea, e Lars Nennhaus, membro del consiglio di amministrazione della Dusibruger Hafen AG e COO/CTO di Duisport. Röthlingshöfer ha spiegato che sul Reno si tratta ancora di unire digitalmente tutti gli attori, dai porti interni e armatori fino ai caricatori. “Per questo motivo abbiamo ampliato la piattaforma neutrale con il “Rhine Ports Information System (RPIS)” aggiungendo il fattore “Pianificazione”, ha spiegato. Rispondendo a una domanda del moderatore Mels Dees (RPPC) sulla portata attuale del sistema, Nennhaus ha affermato che gli investimenti di milioni avviati quattro anni fa hanno dato i loro frutti: “Attualmente abbiamo molti osservatori che vogliono unirsi al RPIS.” L’intenzione di costruire un corridoio del Reno digitale e sostenibile corrisponde al carattere partecipativo del RPIS, ha sottolineato Röthlingshöfer alla conclusione del panel.
Stimolanti tavole rotonde
Due stimolanti tavole rotonde e ampie opportunità di networking hanno completato l’evento di successo, a cui Howard Lamb, rappresentante regionale di Rotterdam in Svizzera e Austria, ha contribuito notevolmente dal punto di vista organizzativo.
Foto: © Loginfo24





