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18/02/2024 alle 10:34Il Associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG considera le proposte del governo per lo sviluppo della LSVA come una buona base di discussione. La consultazione, che è stata aperta oggi, contiene diversi elementi chiave per una soluzione compatibile con il settore. Tra questi ci sono, tra l’altro, la sicurezza degli investimenti e un finanziamento iniziale per propulsioni alternative. La decarbonizzazione del trasporto su strada progredirebbe quindi più rapidamente.
(Berna) Sono in arrivo cambiamenti fondamentali per la tassa sul traffico pesante basata sulle prestazioni LSVA (costo per chilometro per un veicolo da 40 tonnellate: circa 1 franco). Da tempo il governo sta lavorando a una ristrutturazione della sistematica e delle tariffe per il periodo dopo il 2030. Oggi è stata aperta la consultazione al riguardo.
Dopo una prima valutazione, l’Associazione svizzera dei veicoli commerciali ASTAG, in quanto rappresentante del settore del trasporto su strada, ovvero dei principali proprietari di veicoli interessati, si mostra cautamente ottimista. Le proposte vanno fondamentalmente nella giusta direzione. È molto positivo che diversi elementi chiave, richiesti in precedenza dall’ASTAG, siano inclusi nella bozza. Per il settore, la certezza nella pianificazione è di fondamentale importanza. Le aziende di trasporto devono avere sempre una garanzia su come si svilupperanno le tariffe per almeno sette anni. Solo in questo modo è possibile una calcolazione affidabile dei costi e dei tempi di ammortamento secondo principi economici. Tuttavia, finora le modifiche sono sempre state annunciate con molto preavviso, ovvero con un periodo di preavviso di pochi mesi. La pianificazione continua, come ora proposta dal Consiglio federale, è quindi espressamente accolta con favore: «Il nostro settore ha bisogno di una sufficiente sicurezza degli investimenti», sottolinea il presidente centrale dell’ASTAG, Thierry Burkart, «tutto il resto porta alla distruzione di capitale a scapito dei proprietari di veicoli!»
Veicoli CO2-neutrali due o tre volte più costosi
In questo contesto, anche l’idea di un finanziamento iniziale per i camion con propulsione alternativa (elettrico, idrogeno) è molto sensata. Ad oggi, i costi di acquisto dei veicoli che operano in modo CO2-neutrale sono da due a tre volte superiori rispetto ai tradizionali camion a diesel. Per la grande maggioranza delle aziende di trasporto, sono semplicemente inaccessibili per il momento. È quindi ancora più importante abbattere questa barriera d’ingresso attraverso aiuti agli investimenti strutturati in modo decrescente. In questo modo si può dare un importante contributo alla decarbonizzazione accelerata del settore. – Per una dichiarazione corretta, l’ASTAG analizzerà la bozza in dettaglio negli organi competenti.
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