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06/07/2023 alle 19:20Cargo sous terrain (CST) non si distingue solo per la sua logistica di merci ecologica. Il progetto ha anche il potenziale per contribuire al progresso della tecnologia futura per la cattura di CO2, costruendo le necessarie condutture di trasporto in Svizzera. CST avvia ora un progetto pilota per dimostrare la fattibilità del processo.
(Basilea) Alla luce della crescente crisi climatica, la cattura e lo stoccaggio permanente di CO2 nel sottosuolo, accanto alla riduzione delle emissioni, è una misura necessaria per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette e limitare il riscaldamento globale. Questo processo è noto come Carbon Capture and Storage (CCS) ed è in fase di sviluppo in vari luoghi. In Svizzera, questa applicazione è prevista dal Consiglio federale per le emissioni difficilmente evitabili, come quelle provenienti dalla produzione di cemento o dal trattamento dei rifiuti.
Nei Paesi Bassi, in Norvegia e in Islanda, le aziende stanno preparando capacità di stoccaggio sotterraneo che offrono agli Stati interessati come depositi di CO2. In Svizzera, tali depositi geologici devono prima essere esplorati e sviluppati. Uno studio di fattibilità pubblicato lo scorso settembre conclude che solo un gasdotto per CO2 può fornire le capacità per un’esportazione economicamente sostenibile di grandi quantità di questo gas nocivo per il clima. Secondo una tabella di marcia per l’espansione della tecnologia CCS e delle tecnologie per emissioni negative (NET) di maggio 2022, il governo federale sta esaminando opzioni normative e proposte concrete entro la fine del 2024.
La logistica sotterranea di CST crea una rete che va da Ginevra a San Gallo e da Basilea a Lucerna, con un ramo aggiuntivo da Berna a Thun. Questo tracciato è adatto per smaltire in modo efficiente gran parte delle fonti puntuali di CO2 in Svizzera, in particolare gli inceneritori di rifiuti e le fabbriche di cemento. La condizione per questo è l’installazione di un gasdotto sotto la carreggiata nel tunnel CST, dove c’è già spazio per le condutture. Pertanto, il consiglio di amministrazione di Cargo sous terrain AG ha deciso nella sua ultima riunione di pianificare questo gasdotto per CO2 come parte della nuova infrastruttura.
Studio di fattibilità nei prossimi mesi
Nell’ambito di uno studio di fattibilità, nei prossimi mesi verranno esaminati le condizioni tecniche, economiche e legali di questo sotto-progetto all’interno di CST in collaborazione con partner industriali e logistici. Poiché non ci sarà a disposizione una rete di gasdotti europea per il trasporto di CO2 per un lungo periodo, CST prevede un’esportazione via nave attraverso il porto fluviale di Basilea. In questo modo, CST intende integrare i suoi vantaggi ambientali come sistema logistico con un contributo attivo al raggiungimento degli obiettivi climatici svizzeri attraverso la CCS.
Foto: © Cargo sous Terrain






