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13/04/2023 alle 18:26Il governo federale vuole rafforzare ulteriormente il trasporto ferroviario delle merci attraverso le Alpi. Per questo motivo, l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) partecipa alla costruzione di un grande terminal di trasbordo a est di Milano. A tal fine è previsto un contributo massimo di 66,3 milioni di franchi. Non è la prima volta che il governo sostiene un progetto di costruzione all’estero nell’interesse della politica svizzera di trasferimento.
(Berna/Milano) Impianti di smistamento efficienti per il trasporto combinato sono un elemento importante della politica svizzera di trasferimento. Consentono il trasbordo di container e rimorchi sulla ferrovia. Da diversi decenni, il governo sostiene quindi la costruzione di tali terminal a determinate condizioni – anche all’estero, quando tali impianti servono la politica svizzera di trasferimento e non verrebbero costruiti altrimenti. La Confederazione ha partecipato, tra l’altro, al finanziamento di terminal di trasbordo a Gallarate, Piacenza, Duisburg, Singen e Anversa.
La partecipazione di Hupac Teralp gestisce il terminal
Nella grande area di Milano, ora un altro grande progetto è in fase di realizzazione: su un precedente scalo merci a est di Milano (“Milano Smistamento”) sarà costruito un terminal con sei binari, sei gru portali e una lunghezza di circa 750 metri. Con l’impianto sarà possibile trasbordare circa 150.000 spedizioni LKW all’anno – una parte considerevole di esse ha come destinazione il nord delle Alpi svizzere. L’operatore è l’azienda Teralp, alla quale partecipa l’azienda logistica svizzera Hupac.
L’UFT ha garantito a Teralp un contributo di sostegno massimo di 66,3 milioni di franchi. Questo è soggetto a diverse condizioni. Tra l’altro, l’azienda deve raggiungere determinate quantità minime di trasbordo per dieci anni. I fondi per il sostegno provengono dal credito quadro approvato dal Parlamento per i contributi agli impianti di trasporto merci privati. Questo ammonta a un totale di 300 milioni di franchi per gli anni 2021-2024.
Foto: © Ufficio federale dei trasporti svizzero UFT






