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01/02/2022 alle 15:44Le associazioni non vedono l’aumento del pedaggio per la rotta del Brennero come una soluzione
Una lettera del Ministro Presidente della Baviera, Dr. Markus Söder, al Ministero Federale dei Trasporti suggerisce che l’aumento del pedaggio per i camion sotto forma di pedaggio per corridoi potrebbe contribuire a un notevole sollievo per la rotta del Brennero. Sabine Lehmann, amministratrice delegata del LBS – Associazione dei Trasportatori della Baviera e Sebastian Lechner, membro del comitato esecutivo dell’Associazione dei Trasportatori e delle Aziende Logistiche della Baviera (LBT) spiegano perché questa assunzione non porta alla soluzione desiderata dei problemi esistenti.
(Pressebox; Monaco) La rotta del Brennero è uno dei principali assi di trasporto europei per il traffico merci e passeggeri e gioca un ruolo centrale per il commercio bavarese con Austria e Italia, nonché per lo scambio di merci attraverso i porti marittimi italiani. Inoltre, a sud di Monaco e nella valle dell’Inn bavarese si trovano numerose aziende industriali, commerciali e logistiche orientate all’export, che dipendono in modo vitale da uno scambio di merci fluido e conveniente.
Di conseguenza, le discussioni su ulteriori oneri finanziari in questo settore devono essere condotte con grande sensibilità e tatto. L’idea di risolvere i problemi legati al traffico merci transalpino sulla rotta del Brennero attraverso aumenti del pedaggio è fuorviante. Si basa sulla falsa assunzione che le aziende di spedizione/logistica – peraltro da entrambi i lati del valico – utilizzino questa tratta solo per i vantaggi di costo legati al pedaggio. Già il fatto che l’alternativa frequentemente citata attraversi la Svizzera rappresenta un grande ostacolo. La Svizzera non è uno Stato membro dell’UE. Di conseguenza, per i viaggi di transito attraverso il Paese terzo Svizzera sono necessarie complesse procedure doganali, che non sono richieste per un trasporto puramente intracomunitario (ad esempio attraverso il Brennero).
Considerare necessariamente in relazione
L’aumento del pedaggio per i camion fino al 50% per la rotta dell’Inn e del Brennero, proposto dal Ministro Presidente Söder, deve quindi essere necessariamente considerato nel seguente contesto:
Le tariffe dei pedaggi non possono essere fissate liberamente, ma sono soggette alle disposizioni della direttiva UE sui costi stradali. Anche i sovrapprezzi, ad esempio per le emissioni ambientali, non possono essere applicati in modo arbitrario. Negli ultimi 20 anni, le aziende di logistica hanno costantemente investito in flotte di veicoli nuove e ecologiche. Sulla rotta del Brennero, quasi esclusivamente circolano già camion con la classe di emissione più ecologica Euro VI. L’aumento del pedaggio menzionato dal Ministro Presidente Söder deve quindi necessariamente rispettare il quadro del diritto europeo. La discussione sulla revisione della direttiva UE sui costi stradali non è ancora conclusa e non deve quindi essere anticipata.
Già nel dicembre 2021 è stata pubblicata una relazione del Tirolo, in cui vengono esaminati i presunti traffici deviati sulla rotta del Brennero. Questa relazione deve ancora essere analizzata dalle altre parti coinvolte prima che possano essere tratte ulteriori conclusioni. Questo vale soprattutto per le domande su cosa possa essere considerato traffico deviato e quale sia la percentuale di viaggi che sono effettivamente traffico deviato.
Un massiccio aumento del pedaggio non colpirebbe solo i traffici deviati percepiti o reali, ma anche le sedi economiche nella regione dell’Inn. Queste sarebbero gravemente e sproporzionatamente colpite, il che deve essere assolutamente evitato se non si vuole danneggiare economicamente in modo permanente questa regione.
Non gravare sul trasporto stradale verso la strada rotolante a Wörgl
Allo stesso modo, un aumento del pedaggio non deve portare a un ulteriore onere sul trasporto stradale verso la strada rotolante a Wörgl.
Come giustamente osserva il Ministro Presidente Söder, le attuali misure del Tirolo, vale a dire il blocco del traffico a Kufstein, il divieto generale di circolazione notturna per i camion sulla rotta dell’Inn e del Brennero, nonché il divieto di circolazione settoriale per determinate merci, sono contrarie al diritto dell’UE e devono essere eliminate, se necessario attraverso una procedura di infrazione dell’UE.
La discussione su un aumento del pedaggio in questo momento e su questa base non deve essere condotta in modo unilaterale, senza che tutte le misure del Tirolo, che limitano gravemente il libero scambio di merci su questo principale corridoio europeo, siano incluse in una valutazione complessiva.
Il potenziamento dell’accesso ferroviario nord del Brennero è notevolmente in ritardo rispetto ai piani originali e deve quindi essere accelerato, inclusi i necessari ampliamenti e nuove costruzioni di impianti di transhipment per il traffico combinato ferro/strada.
Non considerare isolatamente le restrizioni tirolesi
In questo contesto, la discussione sul pedaggio non deve essere considerata isolatamente dalle crescenti restrizioni al transito in Tirolo.
“Dal punto di vista del settore, è finalmente necessario trovare una soluzione globale per il transito alpino sulla rotta del Brennero, compreso un piano di trasporto affidabile per gli anni a venire”, chiedono LBS e LBT. Un trasferimento di maggior traffico merci sulla ferrovia richiede capacità adeguate sulla ferrovia. L’ampliamento e la nuova costruzione devono essere portati avanti con decisione, ma non potranno avvenire “da un giorno all’altro”.
Foto: © Loginfo24 / Didascalia dell’immagine: Traffico di camion sull’autostrada del Brennero






