BGL ed ELVIS avvertono contro la trasmissione non verificata dei dati

Il più grande consorzio europeo di carico per camion ELVIS e l’associazione leader del settore dei trasporti e della logistica in Germania BGL hanno osservato nelle ultime settimane un aumento delle richieste rivolte alle aziende di trasporto e spedizione per la condivisione dei loro dati telematici in relazione all’adempimento degli ordini tramite piattaforme di intermediazione delle merci. Questi dati dovrebbero essere accessibili sia all’operatore della piattaforma internet che ai committenti, al fine di ottimizzare i processi di gestione degli ordini.

(Alzenau/Francoforte sul Meno) BGL ed ELVIS, dopo un esame legale da parte del centro di competenza giuridica di BGL (KomRe), concludono che la trasmissione non regolamentata dei dati telematici a terzi deve essere rifiutata. Le aziende non devono subire svantaggi, ad esempio, a causa dell’esclusione da gare d’appalto o trasporti tramite una piattaforma.

In Germania, la protezione dei dati personali è un bene prezioso. La condivisione di questi dati è rigorosamente regolamentata. Pertanto, l’approccio spesso disinvolto alla condivisione dei dati telematici con terzi deve essere messo in discussione in modo critico. Secondo il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), l’ambito di applicazione del decreto si applica al trattamento automatizzato, totale o parziale, dei dati personali, che sono memorizzati o devono essere memorizzati in un sistema di file.

I dati si riferiscono a una persona identificata

I dati telematici sono di per sé dati personali ai sensi del GDPR, poiché si riferiscono a una persona identificata o identificabile – il conducente del camion. Pertanto, la trasmissione di questi dati personali a terzi richiede in linea di principio un consenso adeguato da parte della persona interessata. Questo consenso presuppone tuttavia ulteriori informazioni sulla natura, l’estensione e lo scopo dell’uso dei dati raccolti, nonché la possibilità di richiedere la cancellazione dei dati. Se ci sono incertezze in merito, il lavoratore non può dare un consenso valido al trattamento dei dati. Anche per il datore di lavoro dei conducenti è necessaria cautela: informazioni errate o insufficienti potrebbero portare a un reclamo dei lavoratori presso un’autorità di vigilanza o a cause di risarcimento danni. L’imposizione di sanzioni pecuniarie superiori a 200 euro verrebbe registrata nel registro centrale delle imprese e potrebbe, in caso di recidiva, portare alla revoca della licenza per il trasporto di merci o della licenza UE.

Richiedere la prova di regolamenti conformi al GDPR

BGL ed ELVIS raccomandano quindi con urgenza alle aziende di trasporto e spedizione di richiedere all’operatore della piattaforma una prova di garanzie e regolamenti sulla protezione dei dati conformi al GDPR, se desiderano scambiare dati telematici con la piattaforma. In particolare, dovrebbero insistere affinché vengano presentate regolazioni trasparenti e complete con la nomina delle persone responsabili e che tutti i passaggi di lavoro necessari della piattaforma siano eseguiti per iscritto dal responsabile della protezione dei dati dell’operatore, indicando il proprio nome completo e l’indirizzo corrispondente. Questi dati possono quindi essere messi a disposizione dei propri dipendenti e – se presenti – del consiglio aziendale. Solo allora può essere data l’approvazione alla trasmissione dei dati telematici.

BGL ed ELVIS sottolineano che né il dipendente né l’azienda devono subire svantaggi se rifiutano la condivisione dei dati. Tali aziende non devono essere escluse o svantaggiate in gare d’appalto o trasporti tramite una piattaforma. In caso contrario, secondo l’attuale interpretazione, ci sarebbe una violazione della legge sulla concorrenza sleale.

Per poter offrire alle aziende di trasporto e logistica una soluzione sicura e conforme al GDPR, BGL ed ELVIS stanno considerando di creare soluzioni proprie.

Foto: © Loginfo24/Adobe Stock