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14/01/2021 alle 17:42L’Associazione Federale della Navigazione Interna Tedesca (BDB) critica le severe e impraticabili normative sul Coronavirus per l’ingresso. Questo vale anche per il personale nel trasporto di merci e beni. Forse sarebbe opportuno che le associazioni agissero invece di reagire. Prima dell’entrata in vigore dei regolamenti, dovrebbe essere dato un segnale. Una volta approvato, è difficile che il governo torni indietro.
(Duisburg) Con un decreto legislativo, il governo federale ha inasprito drasticamente le condizioni di ingresso in Germania. Chi entra in Germania da un’area a rischio deve registrarsi elettronicamente ogni volta e dimostrare entro 48 ore di non essere infetto dal Coronavirus. A seconda della situazione epidemiologica nel paese vicino, questa prova deve essere fornita già al momento dell’ingresso. Il personale nel trasporto di merci e beni è incluso in questa regolamentazione.
Regime di controllo esteso
Il governo persegue l’obiettivo di creare “un regime di controllo funzionante e il più esteso possibile”, si legge nella motivazione di questo regolamento, approvato in un’azione notturna e nuovamente senza il coinvolgimento dei settori interessati. I paesi vicini saranno classificati in tre categorie: “area a rischio”, “area ad alta incidenza” e “area di varianti virali”, senza che ci sia una definizione precisa per questi termini: si considera ad alta incidenza quando c’è “un’incidenza particolarmente alta”. Solo nei comunicati stampa il governo comunica che intende considerare un valore superiore a 200. Un’area di varianti virali si caratterizza per la diffusione di “determinate varianti del virus Sars-CoV-2”, si legge nel regolamento. Attualmente c’è confusione anche su quando entreranno in vigore le nuove condizioni di ingresso per queste aree.
L’intero personale di trasporto, in particolare quello della navigazione interna, si trova di fronte a enormi problemi: ad esempio, Austria, Francia, Svizzera e Paesi Bassi – una delle principali aree di navigazione interna – attualmente hanno valori di incidenza settimanale di oltre 200 nuove infezioni, classificandosi come aree ad alta incidenza. Di conseguenza, l’intero equipaggio deve già presentare un risultato negativo del test Covid (PCR o simile) al momento dell’ingresso in Germania. Con un sistema sanitario già sovraccarico e tempi di attesa di giorni, il governo federale non ha fornito risposte su come soddisfare rapidamente i requisiti di test e prova, soprattutto per i viaggi in acque straniere, che vengono interrotti solo per il carico e scarico delle merci.
Enormi ostacoli per il trasporto merci
Con il suo nuovo regolamento d’ingresso, giuridicamente discutibile, il governo federale erige nuovamente enormi ostacoli per il regolare trasporto merci in Europa. La fornitura di materie prime per l’industria rischia di bloccarsi nuovamente, e i beni di consumo quotidiano diventeranno scarsi se al personale di trasporto verrà negato l’ingresso a causa della mancanza di risultati dei test Covid e se il personale navale straniero non potrà più entrare in Germania per imbarcarsi. Non solo la navigazione interna, l’economia portuale e molti altri settori dei trasporti sono a rischio e privati della loro base, ma anche la posizione economica della Germania subisce gravi danni.
Il settore della navigazione interna e dei porti chiede al governo federale di creare eccezioni complete e illimitate per il settore dei trasporti, in particolare per l’equipaggio a bordo delle navi interne, affinché la tanto pubblicizzata libertà di movimento del commercio e del trasporto merci in Europa venga mantenuta. Le eccezioni legate a una durata massima di soggiorno di 72 ore nelle aree ad alta incidenza sono irrealistiche, inadeguate e contrarie a una mobilità sostenibile e intelligente in tempi di crisi, poiché la navigazione interna opera regolarmente fino a 7 giorni in acque straniere.
Il governo federale ignora alcune raccomandazioni dell’UE?
Nella sua comunicazione “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente” del 09.12.2020, di cui il governo federale dovrebbe essere a conoscenza, la Commissione Europea sottolinea esplicitamente che la pandemia di Covid-19 ha messo in evidenza le vulnerabilità del mercato interno. Servizi di trasporto merci continui via terra, acqua e aria sono, secondo la loro opinione, prerequisiti fondamentali affinché beni e materiali di produzione raggiungano gli stabilimenti di produzione, il mercato interno dell’UE funzioni senza intoppi e l’UE possa rispondere efficacemente alle crisi attuali e future.
Foto: © Associazione Federale della Navigazione Interna Tedesca (BDB)





