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22/10/2020 alle 17:00La Jungheinrich AG ha pubblicato i suoi risultati per il primo semestre del 2020 e alza le previsioni per l’anno 2020. L’andamento degli affari al 30 settembre 2020 è stato molto soddisfacente nonostante la pandemia in corso.
(Amburgo) - Nel primo semestre del 2020, Jungheinrich si è già ben difesa nonostante il difficile contesto di mercato a causa della pandemia globale di COVID-19. Da diverse settimane, la domanda dei clienti sta gradualmente riprendendo. Pertanto, Jungheinrich si aspetta ricavi superiori a quelli inizialmente pianificati per il resto del 2020. Il consiglio di amministrazione prevede che le misure di miglioramento dell’efficienza e riduzione dei costi, avviate precocemente e attuate in modo coerente, continueranno a riflettersi positivamente nei risultati.
Margine EBIT significativamente superiore alle attese
Il consiglio di amministrazione prevede quindi, per l’intero anno 2020, un volume di ordini compreso tra 3,5 miliardi di € e 3,7 miliardi di € (previsione precedente: 3,4 miliardi di € a 3,6 miliardi di €). Anche il fatturato del gruppo dovrebbe collocarsi all’interno di un intervallo di 3,5 miliardi di € a 3,7 miliardi di € (previsione precedente: 3,4 miliardi di € a 3,6 miliardi di €). L’EBIT dovrebbe, secondo le attuali stime, oscillare tra 180 milioni di € e 230 milioni di € (previsione precedente: 130 milioni di € a 180 milioni di €). Per il margine EBIT si prevede un intervallo tra il 5,1% e il 6,2% (previsione precedente: 3,8% a 5,0%). L’EBT dovrebbe raggiungere 155 milioni di € a 205 milioni di € (previsione precedente: 105 milioni di € a 155 milioni di €). Il margine EBT dovrebbe collocarsi tra il 4,4% e il 5,5% (previsione precedente: 3,1% a 4,3%).
Attivo netto invece di indebitamento netto
Inoltre, si prevede che Jungheinrich non registrerà indebitamento netto alla fine dell’anno fiscale, ma raggiungerà un attivo netto di oltre 50 milioni di € (previsione precedente: indebitamento netto ben al di sotto di 50 milioni di €). Il ROCE per l’anno fiscale 2020 dovrebbe collocarsi tra il 10% e il 14% (previsione precedente: tra l’8% e il 12%).
Inalterate rispetto alle aspettative precedenti, Jungheinrich prevede un leggero miglioramento della propria quota di mercato in Europa rispetto all’anno fiscale 2019 (2019: 20,2%).
Previsione basata su uno sviluppo senza lockdown
Questa previsione si basa sull’assunzione che non ci saranno lockdown più ampi o chiusure di stabilimenti a causa della pandemia di COVID-19 fino alla fine dell’anno e che le catene di approvvigionamento per mantenere la produzione rimarranno per lo più intatte. Il limite inferiore della previsione tiene già conto di alcuni sviluppi negativi attuali legati al coronavirus da parte di clienti e fornitori.
L’andamento degli affari del gruppo Jungheinrich al 30 settembre 2020 è stato molto soddisfacente nonostante la pandemia in corso. Gli ordini ricevuti ammontavano a 2.732 milioni di € (anno precedente: 3.014 milioni di €), il fatturato del gruppo dopo nove mesi era di 2.723 milioni di € (anno precedente: 2.972 milioni di €).
L’EBIT ha raggiunto 150,2 milioni di € (anno precedente: 197,3 milioni di €). L’EBT ammontava a 133,8 milioni di € (anno precedente: 183,3 milioni di €). Di conseguenza, il margine EBIT era del 5,5% (anno precedente: 6,6%) e il margine EBT era del 4,9% (anno precedente: 6,2%).
Il comunicato trimestrale della Jungheinrich AG al 30 settembre 2020 sarà pubblicato il 10 novembre 2020.
Informazioni su Jungheinrich
Jungheinrich, fondata nel 1953, è uno dei principali fornitori di soluzioni per l’intralogistica a livello mondiale. Con un ampio portafoglio di carrelli elevatori, sistemi automatici e servizi, Jungheinrich offre ai propri clienti soluzioni su misura per le sfide dell’Industria 4.0. Il gruppo, con sede ad Amburgo, è presente in 40 paesi con proprie società di vendita diretta e in circa 80 altri paesi tramite aziende partner. Jungheinrich impiega 18.000 persone in tutto il mondo e ha registrato nel 2019 un fatturato di gruppo di 4,07 miliardi di €. Le azioni Jungheinrich sono quotate nel SDAX.
Foto: © Jungheinrich AG
