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03/07/2020 alle 07:03Il marchio di moda Esprit, sotto il paracadute della protezione Corona, può iniziare la ristrutturazione. Il tribunale regionale di Düsseldorf ha approvato il piano di ristrutturazione. Entro novembre 2020, circa 50 negozi in Germania saranno chiusi e circa 1.200 posti di lavoro saranno ridotti.
(Ratingen) Esprit ha raggiunto un altro importante traguardo nel processo di trasformazione. Oggi il tribunale regionale di Düsseldorf ha dato il via libera all’inizio della fase di ristrutturazione. La direzione di Esprit intende utilizzare i prossimi tre mesi per attuare in modo coerente le misure di ristrutturazione e accelerare l’implementazione della strategia già approvata alla fine del 2018. Gli elementi principali del piano di ristrutturazione si concentrano sulla redditività sostenibile e sulla concentrazione regionale in Europa. Questo include:
Ottimizzazione del portafoglio negozi
L’obiettivo è chiudere circa 50 negozi entro la fine di novembre 2020 in Germania. Questo corrisponde a circa il 50% dei negozi al dettaglio tedeschi. Questa ottimizzazione avviene in aggiunta alla decisione già presa ad aprile durante il lockdown di chiudere 56 negozi al dettaglio in Asia al di fuori della Cina.
Riduzione del personale e tagli salariali
La riduzione del personale riguarderà circa 1.200 dipendenti (circa il 20% della forza lavoro), di cui 800 dipendenti dei negozi e 300 dipendenti amministrativi in Germania, oltre a 100 dipendenti nella sede di Hong Kong. La prevista riduzione del personale è attualmente in fase di negoziazione con i consigli aziendali competenti. Inoltre, si sta discutendo di ulteriori tagli salariali e ai benefici per i dipendenti amministrativi.
Riduzione dei costi
In concreto, tutte le spese saranno esaminate attentamente e sarà attuato un ampio programma di riduzione dei costi, in cui i contratti con tutti i principali fornitori saranno rinegoziati e le strutture e i processi interni saranno adattati. L’attuazione delle misure sopra menzionate porterà a risparmi annuali superiori a 100 milioni di euro. I costi di implementazione una tantum ammontano a circa 55 milioni di euro. Anders Kristiansen, CEO del gruppo Esprit, è fiducioso: “Gli effetti del COVID-19 hanno colpito duramente l’industria della moda. Questa situazione straordinaria è stata una grande sfida per noi, che abbiamo finora affrontato molto bene. Con il nostro pacchetto di misure approvato, conserveremo il nostro grande marchio e ci sentiamo ben attrezzati per il futuro.” Ulteriori dettagli sull’attuazione del piano di ristrutturazione e sulle iniziative strategiche saranno comunicati dall’azienda alla fine di settembre con la presentazione dei risultati annuali. Foto: © Adobe Stock www.esprit.com






