Hupac getta le basi per il futuro nonostante la crisi da Corona
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17/06/2020 alle 08:01La Federazione Tedesca della Logistica (BVL) trae un bilancio cupo per il periodo della crisi da Coronavirus nel suo indicatore logistico. Sebbene le aperture abbiano portato a una leggera ripresa, i numeri sono ancora molto lontani da quelli abituali.
(Pressebox / Brema) Il clima imprenditoriale dell’industria logistica tedesca è notevolmente peggiorato. L’indicatore a maggio si è attestato a 79,4 punti, ben al di sopra del mese precedente (72,9), ma il valore di aprile ha segnato un minimo storico per la serie temporale avviata nel 2005. Questo emerge dalle indagini mensili sull’indicatore logistico condotte dall’istituto ifo per conto della Federazione Tedesca della Logistica e.V. (BVL) nell’ambito delle sue indagini congiunturali.
Le aspettative aziendali sono migliorate a maggio, riflettendo così il graduale allentamento delle severe restrizioni a causa della pandemia di Corona e la speranza di ulteriori aperture nei prossimi mesi. Con un valore dell’indicatore di 81,7, tuttavia, rimangono ancora ampiamente in territorio negativo. La situazione attuale delle imprese è stata nuovamente classificata come sfavorevole, segnando così il terzo mese consecutivo di peggioramento. Solo al culmine della crisi economica mondiale a partire dal 2008 la situazione si era presentata – sebbene solo marginalmente – meno sfavorevole.
Fornitori di logistica e utilizzatori di logistica purtroppo allo stesso modo
Per i fornitori di logistica si osserva uno sviluppo molto simile: il clima imprenditoriale è migliorato leggermente grazie a prospettive aziendali meno pessimistiche. Tuttavia, il valore dell’indicatore si è attestato a 74,5 punti, un livello molto basso. La situazione attuale delle imprese è ulteriormente peggiorata, segnando il valore più basso nella serie temporale disponibile dal 2005.
Nel settore degli utilizzatori di logistica, provenienti da commercio e industria, i risultati dell’indagine tracciano un quadro quasi analogo. Anche qui, l’indicatore del clima imprenditoriale è peggiorato drasticamente nei mesi di marzo e aprile. Grazie al calo del pessimismo riguardo agli sviluppi nei prossimi sei mesi, il clima imprenditoriale è migliorato nuovamente a maggio – ma rimane ampiamente in territorio negativo. Anche in questo settore, la situazione aziendale è ulteriormente peggiorata.
Recupero improbabile quest’anno
La pandemia di Corona e le restrizioni ad essa associate hanno tenuto l’economia saldamente in pugno. La leggera ripresa economica che si profilava all’inizio dell’anno è stata soffocata sul nascere. È certo che la performance economica della Germania nel 2020 sarà inferiore a quella dell’anno precedente. Tuttavia, rimane alta l’incertezza riguardo all’entità di questo calo, anche se alcune delle prime stime sulle previsioni congiunturali sono state ora precisate grazie alla disponibilità di indicatori attuali. Secondo le stime dell’istituto ifo, la performance economica durante il lockdown imposto dallo stato è stata mediamente ridotta di circa il 17%. Inoltre, da fine aprile si sta delineando un graduale allentamento delle misure di lockdown e una ripresa della produzione di beni e servizi. Rimane tuttavia poco chiaro quanto velocemente si riprenderà l’economia. Un’analisi delle indagini ifo di maggio 2020 ha concluso che le aziende tedesche considerano la normalizzazione della loro situazione aziendale nei prossimi mesi come il caso più probabile. Dopo un forte crollo nel secondo trimestre del 2020 del 12,4%, l’economia dovrebbe quindi riprendersi entro metà del prossimo anno.
Le speranze riposano sul 2021
L’economia tedesca dovrebbe quindi contrarsi complessivamente del 6,6% quest’anno e crescere del 10,2% l’anno prossimo a partire da questo basso livello. Oltre alla durata più probabile della normalizzazione, le aziende hanno anche fornito indicazioni sulla gamma di valori che si aspettano. Nel migliore dei casi, le aziende hanno indicato che la normalizzazione potrebbe durare in media solo cinque mesi. In tal caso, la performance economica quest’anno si ridurrebbe solo del 3,9% e la crescita dell’anno prossimo sarebbe del 7,4%. Nel peggiore dei casi, con una durata media di normalizzazione di 16 mesi, la performance economica si ridurrebbe quest’anno del 9,3% e l’anno prossimo crescerebbe del 9,5%.
Previsioni incerte
Il recupero si protrarrà quindi ben oltre il 2022. Infine, rimane l’incertezza riguardo all’andamento futuro delle infezioni e alle conseguenze a medio termine della crisi da Corona. Le previsioni dell’istituto ifo sono state finora elaborate assumendo che il Coronavirus non sarà sconfitto nei prossimi mesi, ma che la sua diffusione sarà contenuta e che si potrà evitare una seconda ondata di infezioni. È stata inoltre esclusa un’ondata di fallimenti, sia in Germania che nei suoi mercati di vendita e approvvigionamento, che potrebbe portare a turbolenze nel sistema finanziario e richiedere una ristrutturazione delle catene di valore globali.
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