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29/05/2020 alle 07:01Il Bundesverband Paket und Expresslogistik (BIEK) ha ottenuto un importante successo presso il Bundesverwaltungsgericht di Lipsia contro la Deutsche Post. Il tribunale ha deciso che l’aumento delle tariffe postali del 2015, così come il finanziamento incrociato ad esempio dei servizi di pacchetti, era illegittimo.
(Berlino) Con la sua sentenza del 28.05.2020, il Bundesverwaltungsgericht di Lipsia ha deciso, su ricorso del Bundesverband Paket und Expresslogistik (BIEK): L’aumento delle tariffe postali della Deutsche Post (DPAG) del 2015 era illegittimo.
Il Bundesverwaltungsgericht ha seguito così un punto centrale di critica del BIEK riguardo all’approvazione delle tariffe postali della DPAG da parte dell’agenzia federale delle reti, dopo che in precedenza il tribunale amministrativo di Colonia aveva respinto la causa del BIEK.
“La sentenza di oggi è fondamentale per i consumatori e la concorrenza”, ha dichiarato Marten Bosselmann, presidente del BIEK. “È chiaro: la legge postale esistente deve essere urgentemente modernizzata. Il governo deve finalmente mantenere la sua promessa e presentare un progetto di revisione della legge postale”, sottolinea Bosselmann. Negli ultimi quasi 20 anni, il BIEK ha ottenuto decisioni di alto livello – prima riguardo all’approvazione delle tariffe nel 2002, poi nel 2015. “È davvero giunto il momento che la politica federale e il regolatore orientino la loro azione postale a principi chiari e favorevoli alla concorrenza. Non è un buon segnale se gli sviluppi errati devono essere corretti ripetutamente in procedure lunghe”, afferma Bosselmann.
Il Bundesverwaltungsgericht considera in particolare la modifica del metodo di determinazione del sovrapprezzo sui profitti del 2015 come inammissibile: all’epoca, il regolamento sulla regolamentazione delle tariffe postali era stato modificato dal Ministero federale dell’Economia e dell’Energia per garantire alla DPAG un profitto maggiore dalle tariffe postali. Questo non avrebbe dovuto avvenire. La modifica del regolamento è, secondo il Bundesverwaltungsgericht nella sua comunicazione stampa di oggi, inefficace.
Il BIEK aveva fatto causa nel 2015 contro l’approvazione dell’aumento delle tariffe postali della Deutsche Post da parte dell’agenzia federale delle reti. La causa riguardava non solo l’aumento del sovrapprezzo sui profitti, ma anche la possibilità per la DPAG di finanziare parzialmente i costi dei suoi prodotti di pacchetti attraverso le tariffe postali nel cosiddetto servizio universale. In questo modo, la Deutsche Post può abbattere i prezzi dei pacchetti e quindi distorcere la concorrenza nei mercati dei pacchetti.
Marten Bosselmann: “Una vera concorrenza è la garanzia per servizi favorevoli ai consumatori. Per questo abbiamo bisogno di una legge postale moderna che abolisca i privilegi ingiustificati della Deutsche Post. I mercati delle lettere e dei pacchetti devono finalmente essere rigorosamente separati e deve essere introdotto un divieto chiaro di dumping per le spedizioni di pacchetti.”
Foto: Pixabay / Gerd Altmann






