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28/04/2021 a las 17:09L’assemblea generale della Posta Svizzera SA ha approvato ieri il bilancio consolidato e il bilancio annuale 2020. La distribuzione dei dividendi della Posta allo Stato ammonta, come già nell’anno precedente, a 50 milioni di franchi. L’assemblea generale ha inoltre confermato Christian Levrat come nuovo presidente del consiglio di amministrazione.
(Berna) Nell’assemblea generale di ieri, lo Stato, in qualità di azionista unico della Posta, ha seguito tutte le proposte del consiglio di amministrazione. L’assemblea generale ha approvato il bilancio consolidato e il bilancio annuale 2020. Il dividendo che la Posta paga allo Stato per il 2020 ammonta, come già nell’anno precedente, a 50 milioni di franchi. Lo Stato ha preso atto che la Posta ha rispettato i limiti massimi per le indennità dei membri del consiglio di amministrazione e per i salari della direzione nel 2020, e ha approvato i loro limiti massimi per l’esercizio 2022. L’assemblea generale ha concesso ai membri del consiglio di amministrazione per l’esercizio 2020 la piena liberazione da responsabilità.
Cambio nel consiglio di amministrazione
L’assemblea generale ha seguito la proposta di nomina del Consiglio federale e ha eletto Christian Levrat come nuovo presidente del consiglio di amministrazione della Posta a partire dal 1° dicembre 2021. Urs Schwaller è stato rieletto dall’assemblea generale come presidente del consiglio di amministrazione fino al 30 novembre 2021. Inoltre, l’assemblea generale ha confermato i membri del consiglio di amministrazione in carica Thomas Bucher, Ronny Kaufmann, Bernadette Koch, Denise Koopmans, Nadja Lang, Philippe Milliet e Corrado Pardini. Peter Hug, membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente dal 2018, ha deciso per motivi personali di non candidarsi per il rinnovo. Il consiglio di amministrazione esprime rammarico per le dimissioni di Peter Hug e lo ringrazia per il suo prezioso contributo, caratterizzato dalla sua grande esperienza imprenditoriale e sempre nell’interesse della Posta. La ricerca di un successore è già in corso. Foto: © Posta Svizzera






